Calciatore e allenatore italiano. Mediano di talento nel Milan (1960-71), con cui vinse
2 scudetti (1961-62, 1967-68), 1 Coppa Italia (1966-67), 2 Coppe dei Campioni (1962-63,
1968-69) e 1 Coppa intercontinentale (1969), concluse la propria attività agonistica
nel Varese (1971-72). Dopo il debutto come allenatore del Milan (1974), nel 1976 fu chiamato
dalla Juventus, con la quale conquistò 6 scudetti (1976-77, 1977-78, 1980-81,
1981-82, 1983-84, 1985-86), 2 Coppe Italia (1978-79, 1982-83), 1 Coppa dei Campioni
(1984-85), 1 Coppa delle Coppe (1983-84), 1 Coppa UEFA (1976-77), 1 Supercoppa europea
(1984), 1 Coppa intercontinentale (1985). Al termine della stagione 1985-86 fu reclutato
dall'Inter, con cui vinse lo scudetto dei record (1988-89) e la Coppa UEFA edizione 1990-91.
Nel 1991
T. tornò sulla panchina della Juventus, aggiudicandosi nel 1993 la
Coppa UEFA. Nel 1994, al termine di una stagione scarsa di soddisfazioni, si trasferì
in Germania ad allenare il Bayern di Monaco. Tornato in Italia nel 1995 per dirigere il
Cagliari, da cui venne tuttavia esonerato prima della fine del Campionato, nel 1996 fece
ritorno al Bayern di Monaco, con cui vinse 1 scudetto (1996-97) e 1 Coppa di Germania
(1997-98). Dotato di una grinta trascinante,
T. fu chiamato alla guida della
Fiorentina, che allenò dal 1998 al 2000. Designato nel luglio 2000 selezionatore
tecnico della Nazionale italiana al posto di Dino Zoff, dopo le deludenti prestazioni
azzurre ai Mondiali nippo-coreani del 2002 e agli Europei di Portogallo del 2004, fu
sostituito nell'incarico da Marcello Lippi. Per la stagione 2004-05 venne ingaggiato dal
Benfica, con cui conquistò subito il titolo nazionale portoghese. Tornato in Germania (2005),
allenò lo Stoccarda, da cui fu esonerato nel febbraio 2006. Per il campionato 2006-07
fu chiamato in qualità di allenatore e direttore tecnico dal club austriaco Red Bull Salisburgo, con
cui si aggiudicò, con cinque giornate di anticipo sulla fine del campionato, il suo ennesimo
scudetto da allenatore. Con questo successo gli scudetti conquistati da Trapattoni diventano ben 10,
in quattro Paesi diversi (Italia, Germania, Portogallo ed Austria) (n. Cusano
Milanino, Milano 1939).